Pianta grassa

Pianta grassa

39^ settimana di gravidanza: ci siamo quasi!


Lo stress delle ultime settimane non mi ha dato ispirazione per scrivere. A 30 settimane mi è stato riscontrato poco liquido. Ho continuato a lavorare perché non avevo avuto particolari direttive in merito. Mi avevano detto un generico "bevi di più" e sinceramente ero stupita perché già bevevo più di 3 litri al giorno considerato che in quei giorni a Roma faceva un caldo record. Invece al controllo due settimane dopo mi hanno ricoverato perché l'AFI (l'indice del liquido amniotico) era 65: veramente troppo poco per la 32sima settimana. In quel periodo infatti l'AFI dovrebbe essere superiore a 150 e max 250. Dopo 4gg l'Afi era risalito a 137 e sono stata dimessa per fortuna ma con obbligo di riposo assoluto. Ho così interrotto il prolungamento dell'ottavo mese. Ci tenevo tanto perché volevo avere i 4 mesi di maternità dopo il parto. E va beh... Così, con le ansie e un controllo a settimana (privatamente perché ad agosto in ospedale non c'era servizio ambulatoriale... no comment), Panino ed io siamo arrivati a 38+0. Lunedì il ginecologo del San Camillo mi ha detto che a 39+0 mi ricovera per l'induzione. Le motivazioni sono state: liquido vicino al limite inferiore, placenta di III grado e collo lungo 41mm che comunque, secondo lui, non si accorcerebbe nemmeno per la 42sima settimana. Ovviamente mi affido a quello che mi dice il medico però mi sono venuti diversi dubbi:
1) mi chiedo... ma il collo non potrebbe accorciarsi comunque? Quale dovrebbe essere lunghezza a 38+0?
2) l'induzione con un collo così chiuso quanto potrebbe durare? 
3) quali sono i rischi per Panino con un'induzione che deve aprire un collo così chiuso?
Sono quasi due mesi che mi documento in internet su questo benedetto liquido. Tra tutte le preoccupazioni che avevo da inizio gravidanza, questa sinceramente mi mancava. Il bimbo ad agosto era cresciuto poco forse a causa del poco liquido...non so. Non l'ho capito. Ho passato più di un mese a letto ferma. Ho fatto una dieta senza carboidrati. Ho mangiato tanta carne rossa. E sono riuscita a non ingrassare nemmeno un chilo. Non lo considero un gran risultato visto che comunque ho preso quasi 20 kg da inizio gravidanza. Sarà poi che la gente mi dice " hai messo solo pancia", sarà stato il superamento del pericolo parto prematuro, sarà che ormai la settimana prossima mi ricoverano per l'induzione, insomma fatto sta che in queste ultime due settimane ho ricominciato a mangiare dolci e pasta e mi sento gonfia come un pallone. Ho dovuto togliere la fede e cambiare orologio. E fortuna che ancora posso portare le scarpe aperte perché fa caldo. 

In questi giorni sono un vortice di emozioni. Passo dall'impazienza di conoscerlo alla paura. Io non ho paura del dolore in sé, anche se immagino che non sarà una passeggiata, ma se ci sono passate miliardi di donne... perché non io? Siamo nate per farlo. Io ho il terrore che lui soffra e che nessuno se ne accorga. Ho paura che ci sia bisogno di un cesareo e invece non vogliono farlo per chissà quale motivo. Ho paura che appena nato me lo portino via per chissà quale motivo. 
Negli ultimi giorni poi ho cominciato a pensare che mi mancherà troppo la pancia. Mi mancherà sentirlo dentro tutto il giorno. Anche se poi vengo colta da un'impazienza feroce. Non vedo l'ora di sentirlo addosso e di baciarlo. 
Fortuna che con me c'è sempre Unico con la sua calma e la sua razionalità che mi guidano attraverso questa tempesta di sensazioni.

Per risparmiare non bado a spese!

Non ci posso ancora credere: proprio io truffata on line da un imbecille. E mi sento piena di rabbia per non aver seguito il mio istinto. Cercavo una culla next to me usata. Da quello che ho capito verrà utilizzata per massimo sei mesi perciò 200 euro mi sembravano eccessivi. Ne trovo diverse usate a 120/150 euro. Su Amazon si trova nuova a 180. Per 30 euro a questo punto preferisco prenderla nuova. Come sbucato dal nulla, su Subito.it trovo l'annuncio di un tipo di Lecco che ne vende una azzurra a 55 euro. Come mai così poco? Gli mando una mail per sapere quanto è stata usata. Mi dice che suo figlio non ci ha praticamente mai dormito. Mi conferma che la spedisce anche a Roma per 15 euro. Chiede una ricarica postepay da 70 euro. Mumble... non mi fido. Non ho mai comprato così. Sempre con PayPal o contrassegno. Ci penso un po'. A pranzo ne parlo con alcuni colleghi. Mi dicono che è meglio fare un bonifico ma che, alla fine, devi fidarti perché non ci sono grandi alternative per questo tipo di acquisti. Mah! Sarà... Scrivo a questo Matteo Magni che non mi va di fargli una ricarica e che preferisco avere i dati del bonifico. Mi manda un Iban ma mi risponde seccato che tanto lui non spedisce finché non vede l'accredito. Mi convince sempre meno. Sono così tentata di lasciare stare. Il pomeriggio parlando con mio fratello, anche lui mi conferma che purtroppo per questi acquisti devi affidarti alla buona fede dell'altro ma che non vede perché non dovrebbe mandarmi la culla. Per 70 euro poi! Non sono mica 1000 euro! Ok. Faccio questo cavolo di  bonifico e mando la copia al tipo. Gli chiedo di farmi sapere qualcosa quando spedisce. Il 29 giugno il bonifico gli viene accreditato ma di lui niente più notizie. Gli scrivo 3 mail. Niente. A questo punto faccio una cosa che avrei dovuto fare prima (mannaggia a me!). Digito su google il codice fiscale che mi ha dato per la ricarica postepay: MGNMTT77H17F205. Ecco che lo trovo riportato in un forum in cui si raccontano le sue gesta di truffatore. E mi è andata pure di lusso. Altri hanno preso fregature di 400 euro! Nessuno riesce a fargli nulla. L'ho denunciato alla polizia postale ma siccome i suoi dati sono finti è impossibile prenderlo. E anche l'Iban che mi ha dato per il bonifico è legato alla stessa postepay. E quindi? E quindi  niente! Fregata! Quanto si spende per risparmiare! Porc.... Mi sono scippata da sola gli stessi 70 euro che non sono riusciti a prendermi sabato. Va beh mi sono comunque fatta meno danno di quello che mi avrebbero fatto quei due bastardi!



27^ settimana di gravidanza: il corso preparto

La morfologica è andata benissimo. Mi sono rilassata parecchio ed ho iniziato a cercare un corso preparto per coppie. Unico non ne vuole sapere: vuole partecipare anche lui! 
Ne ho trovato uno a pagamento non lontano da casa. Sono 8 incontri da 3 ore e in un mese si conclude. 

Non vedevo l'ora  e alla fine è arrivato il giorno di inizio del corso. Io volevo farlo per sentirmi seguita psicologicamente e per conoscere altre future mamme. Mi piace l'idea della comunità, della condivisione, del gruppo che si aiuta... La giornata a lavoro è stata pesantissima soprattutto per il caldo. È da venerdì che è arrivato il famoso caldo africano e in ufficio non funziona l'aria condizionata. Siamo arrivati puntuali alle 18 senza un minuto di anticipo e abbiamo trovato già tutte le coppie sedute in semicerchio intorno alla psicologa. Chiusa la porta abbiamo iniziato (aspettavano solo noi!). Anche lì un caldo infernale...niente aria condizionata. La prima giornata è durata 3 ore. Nella prima ora tutte le coppie si sono presentate. Io ed Unico siamo stati gli ultimi a raccontare la nostra storia e gli unici ad aver conquistato questa gravidanza a fatica. Le altre sei coppie hanno avuto la lieta novella inaspettatamente o comunque subito dopo la decisione di allargare la famiglia. Nessuno sa cosa significhi PMA... meglio per loro! Certo la differenza di punti di vista si è vista subito al tema "quali sono le paure più grandi che hai". Per le altre coppie le paure riguardano la vita che cambia, il dolore del parto, il timore di non dormire. Per noi la paura più grande è che lui soffra durante il parto o che non stia bene. Tutte le nostre paure sono concentrate su di lui. Comunque il corso è stato molto interessante e anche divertente. Non vedo l'ora di fare il prossimo incontro.


Dal libro Chicken Soup for the Women's Soul.


"Il tempo sta scadendo per la mia amica. Siamo sedute a pranzo quando casualmente mi dice che lei e suo marito stanno pensando di "cominciare una famiglia". Quello che intende è che il suo orologio biologico ha cominciato il conto alla rovescia e la sta costringendo a considerare la prospettiva della maternità. "Stiamo facendo un sondaggio" dice, quasi scherzando. "Pensi che dovrei avere un bambino?" "Ti cambierà la vita" dico con attenzione, mantenendo un tono neutrale. "Lo so" dice. "Niente più dormite fino a tardi il sabato, niente più vacanze improvvisate..." Ma questo non è proprio ciò che intendo.
Guardo la mia amica, cercando di decidere cosa dirle. Voglio farle sapere ciò che non imparerà mai ai corsi preparto. Voglio dirle che le ferite fisiche di una gravidanza guariscono, ma che diventare madre la lascerà con una ferita emotiva così profonda che la renderà per sempre vulnerabile. Considero l'idea di avvertirla che non leggerà mai più un giornale senza chiedersi "E se si fosse trattato di mio figlio?".

Che ogni disastro aereo, ogni incendio la tormenterà. Che quando vedrà le foto di bambini ridotti alla fame, si chiederà se possa esistere cosa peggiore del veder morire il proprio figlio. Osservo le sue unghie laccate con cura e il suo completo alla moda e penso che non importa quanto possa essere sofisticata, diventare madre la ridurrà allo stato primitivo di un'orsa che protegge il suo cucciolo. Che all'urlo di "Mamma!" farà cadere il soufflè o il suo cristallo più bello senza un momento di esitazione.
Sento che dovrei avvertirla che indipendentemente da quanti anni abbia investito nella sua carriera, verrà professionalmente dirottata dalla maternità. Potrebbe lasciare suo figlio alle cure di qualcuno, ma un giorno andrà ad un'importante riunione di affari e penserà al dolce odore del suo bambino. Dovrà usare ogni grammo di disciplina per trattenersi dal correre a casa solo per assicurarsi che suo figlio stia bene. Vorrei che sapesse che le decisioni quotidiane non saranno più semplice routine.
Che il desiderio di un bambino di cinque anni di andare nel bagno degli uomini del McDonald's piuttosto che in quello delle donne si trasformerà in un gran dilemma. Che proprio là, nel mezzo del rumore di vassoi accatastati e delle urla dei bambini, le questioni di indipendenza e di identità di genere verranno valutate contro la prospettiva che un pedofilo possa nascondersi in bagno. Per quanto sicura di sè possa essere in ufficio, come madre tirerà sempre a indovinare. Nel vedere la mia amica così attraente, vorrei assicurarle che alla fine butterà giù i chili della gravidanza, ma che non si sentirà mai più la stessa. Che la sua vita, ora così importante, avrà minore valore ai suoi occhi quando avrà un figlio. Che la darebbe in un istante per salvare la sua prole, ma che comincerà anche a sperare di poter vivere più anni, non per realizzare i propri sogni, ma per vedere suo figlio realizzare i suoi. Desidero farle sapere che la cicatrice di un cesareo o una smagliatura lucida diventeranno distintivi d'onore. La relazione con suo marito cambierà, ma non come pensa. Vorrei che potesse capire quanto di più si possa amare un uomo che cosparge di talco un bambino con tanta cura o che non esita mai a giocare con suo figlio o sua figlia.

Vorrei che sapesse che si innamorerà di nuovo di suo marito per motivi che ora troverebbe tutt'altro che romantici. Vorrei che la mia amica potesse percepire il legame che sentirà con tutte le donne che attraverso la storia hanno tentato disperatamente di metter fine alla guerra, ai pregiudizi e alla guida in stato di ebrezza. Spero che capirà come io possa pensare razionalmente alla maggior parte delle cose, ma possa perdere temporaneamente la ragione quando discuto della minaccia della guerra nucleare nel futuro dei miei figli.
Vorrei descriverle l'euforia nel vedere tuo figlio imparare a colpire una palla da baseball. Vorrei immortalare per lei la grassa risata di un bambino che tocca per la prima volta il soffice pelo di un cane. Voglio che provi la felicità così reale che fa male. Lo sguardo interrogativo della mia amica mi fa realizzare che mi sono venute le lacrime agli occhi. "Non te ne pentirai mai", dico alla fine. Poi allungo la mano sul tavolo verso la sua, gliela stringo e prego per lei e per me e per tutte le altri semplici donne mortali che nel loro cammino inciampano nella più santa delle chiamate."


18^ settimana di gravidanza: il peso della decisione (l'amniocentesi)

(Questo post è un po' il succo della mia corrispondenza con Bia di Vita Stimolante a cui devo molto. Primo fra tutti devo ringraziarla per avermi fatto ridere col suo blog nei momenti di sconforto post transfer...).
Tranquille tranquille noi che la cicogna l'abbiamo inseguita per tanto tempo non lo saremo mai! 
Abbiamo ricevuto i risultati dell'harmony test: basso rischio per trisomia 13, 18 e 21 e conferma che è maschio.
Pensavo di fugare i dubbi e invece me ne sono venuti tantissimi altri e non so perché ma ho sempre questa sensazione di bivio e il terrore di scegliere la strada sbagliata e non poter tornare indietro.

Sono andata da un altro ginecologo sempre privatamente che però lavora nell'ospedale dove vorrei partorire (al San Camillo) e almeno spero mi possa seguire quando sarà il momento. Ci ha fatto un eco super e il piccolo si è divertito a fare mosse da culturista...ci ha fatto vedere tutto tutto! 
Lui ci ha detto che non farebbe l'amniocentesi ma che se poi devo stare con questo dubbio fino alla fine conviene pensarci bene. Io ho trovato un po' azzardata questa opinione da parte di un medico. Mio marito invece ha accolto con entusiasmo il suggerimento perché lui è piuttosto contrario a fare questo esame così invasivo visto che abbiamo già fatto l'harmony. Io invece, pensando alle migliaia di cose diagnosticabili rispetto alle 3 trisomie, mi sento più confusa che mai. Vorrei sprofondare e svegliarmi a parto avvenuto. 
L'ho visto talmente vivace, bello e miracoloso che non me la sento proprio di andare a bucargli quell'isolotto felice! 
...
Alla fine abbiamo deciso di prenotare per il 22 aprile l'amniocentesi con Giorlandino (che qui a Roma è considerato il migliore) e quella mattina stessa poi deciderò in base all'istinto. 
...
Lunedì avevo scoperto dai giornali che Giorlandino era stato messo agli arresti domiciliari per stalking nei confronti della sorella e mi sono detta che allora è proprio un segno del destino: questa amniocentesi non devo farla! Così mi sono finalmente messa l'anima in pace. 
Ieri invece mi ha chiamato l'altamedica per confermare l'appuntamento e comunicarmi la profilassi antibiotica da fare e all'improvviso sono ripiombata nel baratro dell'indecisione. Ho tanta paura... Se non la faccio ho paura di pentirmi e di passare il resto della gravidanza in agitazione. D'altra parte se la faccio e dovesse succedere qualcosa non potrei mai perdonarmelo. Mio marito si fida del mio istinto ma lo vedo che non è convinto. 
Non vedo l'ora che passi questo periodo perché la notte non dormo più. 
Umpf....

...
Alla fine, dopo tanto combattere, notti insonni e incubi ricorrenti, abbiamo deciso di fare l'amniocentesi (mio marito non sopportava più i miei dubbi e ha preso lui la decisione: si va, si fa e non voglio più sentire storie! Andrà tutto bene). Giorlandino poi era stato rilasciato ed era operativo al 100%. 

Prima del prelievo ci hanno fatto una pre-morfologica. A 17+0 è lungo 11.2 cm dalla testa alla codina perciò non è più grande come un kiwi. Mio marito Unico da oggi lo ha battezzato Panino perché non ha trovato un frutto o un ortaggio adatto.
Il prelievo è durato un minuto ed è stato completamente indolore. 
Dopo il prelievo mi hanno fatto stare una quarantina di minuti distesa in una stanzetta e poi mi hanno fatto un controllo ecografico. Mi hanno subito fatto sentire il suo battito e mi hanno tranquillizzato: era andato tutto bene e lui sonnecchiava beato. Mi hanno raccomandato 2 giorni di riposo, niente rapporti sessuali, attenzione a non fare sforzi andando in bagno e mi hanno prescritto Buscopan e Spasmex per i dolori. Gina la gine, che è molto prudente e sa quanto sono ansiosa, mi ha consigliato di prolungare fino a 4 giorni per stare più tranquilli e così ho fatto.
...
Non ho preso gli anti dolorifici perché ho preferito monitorare l'andamento del dolore: man mano che diminuiva mi sentivo sempre più tranquilla.
Già il giorno dopo mi sono arrivati i risultati preliminari: tutto ok! E ho iniziato a respirare meglio.
La domenica, il quarto giorno dopo il prelievo, ho iniziato ad avere delle perdite acquose e sono andata in paranoia totale! Mi è venuta  una paura folle che fossero perdite di liquido. Navigando qua e là ho scoperto l'esistenza di un tipo particolare di salvaslip che rivelano la presenza di liquido amniotico nelle perdite. Si chiamano Amnios, nella scatola ce ne sono solo 2 e costano ben 15 euro ma ti rimettono al mondo. Bisogna indossarne uno per circa 12 ore. Se da giallino diventa celeste/blu allora ci sono perdite di liquido, altrimenti no. Ho passato la giornata a controllare il salvaslip. Ogni quarto d'ora andavo a guardare e a un certo punto ero talmente ossessionata da questa cosa che mi sembrava di vederlo verdino e non più giallino.
...
Una settimana dopo l'amniocentesi sono andata al controllo: Panino stava benissimo e io anche! 
...
Finalmente sono arrivati i risultati definitivi: tutto ok! Posso finalmente rilassarmi... 
Mmmm....no! Aspetto la morfologica e poi mi rilasso davvero! :)


13^ settimana di gravidanza: al 99% è maschio!

Sono emozionatissima e molto nervosa. Oggi si fa la traslucenza nucale e il prelievo del sangue per l'harmony test. Stanotte come al solito non ho dormito. Mi sono alzata 5 volte per fare pipì e le nausee non mi hanno dato tregua. Anche Unico si è svegliato continuamente per dirmi di stare tranquilla ma io ho passato comunque una notte infinita. Arriviamo in ambulatorio per le 9.30 come previsto ma ci fanno aspettare quasi un'ora. Finalmente alle 10.30 sono sul lettino pronta per vederlo. Il medico ha capito che sono iperansiosa, perciò esordisce con la seguente frase: "Feto unico vivo" e io tiro il primo sospiro di sollievo. Ieri sera ho provato ad usare per la prima volta l'Angel Sound. L'ho comprato una settimana fa su Amazon e l'ho pagato 39 euro. Unico non voleva che lo comprassi perché temeva che entrassi in paranoia se non fossi riuscita  a sentirlo. Io, consapevole del fatto che il periodo in cui è possibile iniziare a sentirlo va tra la 14sima e la 18sima settimana, non ho osato provarlo perché ero certa che mi sarei comunque allarmata e mi sarei fatta prendere dal panico. Ieri sera però, pensando che tanto stamattina avremmo fatto l'ecografia, l'ho provato. Niente. Solo tanti gorgoglii e il mio battito. Quindi il medico che mi rassicura subito dicendomi che il bimbo sta bene vince il premio solidarietà della giornata. Subito dopo misura la plica nucale e mi dice che va benissimo. Tiro un sospirone di sollievo e piango come al solito. Il medico ci chiede se preferiamo un maschietto o una femminuccia. Io rispondo che per me basta che stia bene ma che se fosse una femminuccia sarei felicissima e Unico invece che preferirebbe fosse maschio. Senza chiederci se vogliamo davvero saperlo e soprattutto inaspettatamente perché sia io che Unico pensiamo sia davvero troppo presto per saperlo già, il medico ci dice: "Sarà accontentato il papà allora!". Restiamo sbigottiti senza capire se scherza o dice sul serio. Poi ci dice: "Oddio! Non volevate saperlo?". Figuriamoci! Certo che volevamo saperlo. Non ci aspettavamo che si sapesse già alla 13sima settimana. Ci dice che al 99% è maschio. Sta bene. Ha tutto quello che deve avere e gli piace stare coi piedi incrociati come un indianino. Misura  6 cm per cui da oggi non è più un datterino ma un Kiwi! Ce ne andiamo a lavoro leggeri e felici come non mai e fra 10 giorni saranno pronti anche i risultati dell'harmony test.

12^ settimana di gravidanza: grande come un dattero

Oggi a 11+5 nuovo controllo. Il nostro piccolo misura 4.6 cm perciò abbiamo pensato di cambiargli nome: da gamberetto a datterino. Il distacco si è completamente rimarginato e sono rientrata a lavoro ma ci hanno fortemente sconsigliato di fare la villocentesi che avevamo prenotato. A dire la verità in fondo sono stata contenta perché, in questi giorni a casa, ne ho lette di ogni tipo e non ero più così sicura di volerla fare. La villocentesi dicono abbia delle probabilità di aborto maggiori dell'amniocentesi ma, secondo alcuni statistici, è semplicemente a causa del fatto che si fa in una settimana considerata maggiormente a rischio. Infatti la villocentesi si fa tra la undicesima e la tredicesima settimana ossia quando non è ancora finito il terzo mese. D'altra parte però, nel caso ci si trovasse di fronte alla decisione drammatica di interrompere la gravidanza, si tratterebbe di un raschiamento mentre dopo l'amniocentesi andrebbe indotto il travaglio. Visto che la villocentesi non la faremo, abbiamo chiesto un colloquio con il genetista per chiedere informazioni e per il momento abbiamo deciso di fare l'harmony test. Io infatti ho quasi 38 anni e parto da una probabilità pari ad 1/156 di mettere al mondo un bimbo con una trisomia. Ci spiega che l'harmony è un esame del sangue. In laboratorio riescono ad isolare il dna materno dal dna fetale che viene "disperso" nel sangue della mamma. Costa 650 euro, non è invasivo e comprende la traslucenza nucale. Prendiamo appuntamento per la 13sima settimana. Non vedo l'ora che passino questi 10 giorni per rivedere il mio piccolo e per togliermi questo pensiero malefico e catastrofico che qualcosa non va.

10^ settimana di gravidanza: il gamberetto

È finalmente arrivato il giorno del controllo. Sono stata 10 giorni a casa. Passato il primo giorno a documentarmi su internet sui dettagli di un distacco amniocoriale, ho trascorso i restanti 9 nel panico totale. Sono stata a letto ma non sono riuscita mai a riposarmi davvero. Ho attraversato notti insonni a monitorare doloretti qua e là. Quando la dottoressa mi ha diagnosticato il distacco, mi ha chiesto se avevo dolori. Io ho risposto che avevo dolori mestruali ma che su internet avevo letto che sono normali. Lei, dopo avermi cazziato per aver ancora una volta consultato internet per fare autodiagnosi, ha detto che possono essere normali ma anche no e che avrei dovuto dirlo. Non mi piace passare per rompipalle perciò ho continuato a consultare internet per cercare di capire a cosa potessero essere dovute le fitte che sentivo alle ovaie, le "puncicate" sotto etc... E mi sono resa conto che sui forum ci sono tantissime brave ragazze pronte a consolare e dare forza ma anche tante che pubblicano il proprio dolore raccontando cose terribili non richieste. Sono spesso finita nel panico a causa di racconti di questo tipo. Mio marito Unico dice che sui forum scrivono solo quelle che hanno avuto esperienze negative perché quando tutto ti va liscio non ci capiti nemmeno per caso in certe discussioni e comunque non ti frega niente di commentare. E ha ragione. È proprio così. 
Comunque al controllo la dottoressa mi ha detto che il distacco si sta rimarginando ma che dovrò stare a letto almeno altri 10 giorni. Ok... mi preparo ad affrontare un altro periodo in posizione orizzontale...tanto non sono sola a casa! Ho il mio gamberetto!

Nota a margine: tra le varie preoccupazioni avevo quella per il seno sgonfio e la totale assenza di nausea... e invece proprio da oggi ho iniziato a sentirmi "strana"... vedremo...




8^ settimana di gravidanza: prima eco e distacco

È finalmente arrivato il 17 febbraio. Giorno previsto per la prima vera ecografia. Oggi sapremo se ci sono tutti e due e se il loro cuoricino batte. Arrivo allo studio e quasi entro in mutande da Gina la gine tanta è l'ansia e la voglia di sapere. Mi sdraio ed è di nuovo trasvaginale. Si vede qualcosa ma non ci capisco niente e lei armeggia due o tre secondi di troppo senza parlare. "Allora? Che mi dici?". "Eccolo! Lo vedi?". Mi indica un puntino minuscolo che pompa. "Questo è il cuore!". Accende il doppler  e per tre secondi ascolto il suono piu bello della mia vita. Oddio! Sbotto a piangere di gioia e di sollievo! Piccolino o piccolina mia! "E l'altra cameretta?". Non c'è più. Si è riassorbita. Non ce l'ha fatta. Non ho tempo di rilassarmi troppo però perché lei è sempre seria e molto seriamente mi dice che però c'è un distacco amniocoriale. Che devo stare a riposo per un po'. Ovuli di prometrium 3 volte al giorno, niente rapporti sessuali e ci vediamo fra 10 giorni. Non ho ben capito cos'è che ho. Sono ancora intontita di felicità. Se devo stare a letto ci starò...sai che mi importa? Sono stata abituata a starci quando non si sapeva se c'era o non c'era qualcuno laggiù...figuriamoci ora che so che c'è la vita della mia vita. Immobile starò. Rientro in ufficio per prendere il computer  e dire al mio capo che per almeno 10 gg non ci sarò ma che continuerò a lavorare come posso. Poi mi vado a rifugiare nella tana della mia casa e porto al sicuro la mia piccola lenticchia.

6^ settimana di gravidanza: Beta come beatitudine


Non ci avevo mai pensato a quello che sarebbe successo dopo il risultato positivo del test. Nel mio immaginario sono sempre passata direttamente dal test alla nascita. La gravidanza paradossalmente l'ho sempre sorvolata. E ora mi trovo a fare i conti con preoccupazioni che non avevo considerato. E se le beta fossero troppo basse? E se non crescessero come devono? E se d'un tratto questo sogno finisse? 

Il risultato del primo giorno conferma che lì qualcuno c'è. Una vita. Nei giorni successivi faccio di testa mia ripeto le beta tutti i giorni. Nel centro dove vado i risultati sono consultabili on line già dal primo pomeriggio. Inutile dire che dalle 13 in poi non faccio altro che controllare se sono disponibili. Quando finalmente appare il file scaricabile, il cuore mi inizia a martellare a più non posso. Apro il file con la stessa adrenalina di un artificiere che deve decidere se tagliare il filo rosso o blu della bomba. Le beta crescono moltissimo. Cerco su internet e scopro che i valori corrispondono a diverse settimane più avanti rispetto a quella in cui dovrei essere o a dei gemelli. Mamma mia...se fossero davvero dei gemelli..che meraviglia! Gina la gine mi ha detto che la sesta settimana è troppo presto per fare un'ecografia. Non si vedrebbe nulla a parte la camera gestazionale. Io vorrei farla lo stesso però perché ho un milione di paure. E se fosse un'extrauterina? Vorrei tranquillizzarmi almeno in questo senso. La convinco e mi fa andare. Facciamo la prima ecografia! Qualcosa mi diceva che mi avrebbe fatto un'eco esterna e invece è una trasvaginale. Si vedono due camerette: una più grande e una più piccola. In quella più grande è visibile il sacco vitellino. Sono due! Mi dice che la differenza tra le due camere potrebbe essere dovuta al fatto che ci siano state due ovulazioni a distanza di qualche giorno e che ci siano quindi state due fecondazioni distanziate quindi una gestazione è più avanti rispetto all'altra. L'altra possibilità è che la camera più piccola sia una gestazione già interrotta. Con la prossima ecografia sarà possibile capire esattamente come stanno le cose e vedere se effettivamente nel sacco vitellino c'è l'embrione. Usciamo felici ma io non riesco a placare l'ansia. Devo aspettare 10 lunghissimi giorni per sapere la verità. In ottava settimana dovrebbe essere tutto chiaro! Ho già capito che da qui in avanti l'ansia sarà il mio vestito. Sob...

I VALORI DELLE MIE BETA:
2/2 (4+5)   ->      803
4/2 (5+0)   ->   2.388
6/2 (5+2)   ->   4.993
9/2 (5+5)   -> 11.717
13/2 (6+2) -> 28.950
21/2 (7+3) -> 99.776





1 febbraio 2015: io penso positivo perché finalmente è positivo!

Oggi è il compleanno di Unico e io combatto da 5 giorni con un mal di testa allucinante. Tutta colpa del ciclo che non arriva. La ginecologa mi aveva avvertito che dopo questa ICSI avrei potuto avere un po' di sballamenti del ciclo. Sono al quinto giorno di ritardo. Ieri ho comprato un test di gravidanza di quelli da supermercato. Mio marito Unico mi ha guardato spaventato. "Cosa ci devi fare?". "Ho troppo mal di testa. Voglio prendere un Oki ma non sono abituata a farlo se non mi arriva il ciclo...hai visto mai...". Ormai sono anni che proteggo questo ipotetico embrione e mi tengo tutto il mal di testa e tutti i sintomi della sindrome premestruale fino all'arrivo del ciclo. "Lo sai amore che sarà negativo vero? Non piangere eh...". Sì lo so. Mi sento forte lo stesso perché fra una settimana andiamo nel nuovo centro di Firenze. Anzi non vedo l'ora che mi arrivi questo ciclo così posso ripetere il test del terzo giorno e l'AMH (il test della riserva ovarica). Se non mi arrivano finisce che vado all'appuntamento senza i risultati delle analisi. Ho perso 5 chili e, anche se sono ancora a + 5 dal peso forma dal quale vorrei partire prima della nuova stimolazione, mi ricomincio a vedere nei miei vestiti. Comunque ieri non ho voluto sprecare questo test di gravidanza visto che ero sicura che stanotte mi sarebbero venute. Ho tutti i sintomi delle mestruazioni tranne il seno che non è per niente gonfio anzi... sarà per il peso perso o sarà che durante la cova, con tutto quel progesterone mi erano venute due tettone irriconoscibili, adesso mi vedo proprio due palloncini sgonfi. Ho i doloretti del ciclo, i soliti brufoletti sul mento e le mascelle, il sudore un po' più forte. Insomma stanno proprio per arrivare. Alle 7 mi alzo. Mio marito si sveglia e mi guarda senza dire una parola. Ha già capito che sto per fare il test così potrò finalmente sentirmi libera di prendere l'Oki. Lui si prepara alla fase consolatoria di rito perché già sa che, nonostante tutti i miei buoni propositi, ci rimarrò male lo stesso. Vado in bagno. Seguo le solite istruzioni. Poi abbasso la tavoletta e mi siedo. Il test è lì sul bidet. La linea di verifica diventa subito rosa scuro. Ma nel giro di 30 secondi vedo apparire anche una linea rosa chiara nella cella del test. Prendo il test in mano per guardare meglio. Non è possibile! È troppo chiara. Sarà l'effetto degli ormoni del mese scorso? Sarà il DHEA che prendo? Mi vengono in mente mille motivi idioti per cui non può essere positivo. Esco dal bagno e trovo Unico in piedi vicino alla porta. "Amore! Ma secondo te è positivo?". Lui mi guarda. Nel frattempo la linea è diventata più scura. Sbotta a ridere in modo isterico. Con le lacrime per intenderci. "C'è scritto NEG e POS. Difficile sbagliare!". Ci abbracciamo inglobandoci. Non so perché ma non sono ancora convinta. Non ci credo. Il primo positivo della mia vita! Faccio una foto e la mando a Gina la gine. Le chiedo se secondo lei è possibile un falso positivo.
Passiamo la giornata intorpiditi da questo segreto. Festeggiamo il compleanno di Unico con la sua famiglia ma il nostro pensiero è solo questo miracolo che ci è arrivato dal cielo.
Finalmente la sera Gina la gine mi chiama. "Ma quale falso positivo! Sei incinta! Non sei contenta?! Domani fai le beta e poi fammi sapere". INCINTA. INCINTA. INCINTA. Questa parola mi rimbomba in testa come le campane a festa.
Non sono contenta!? Mai stata più contenta in tutta la mia vita!


Anno nuovo... 2015: la fenice

Ho toccato il fondo. Devo riprendermi da questa batosta più in fretta possibile e per farlo ho bisogno di tornare subito in forma per ricominciare ad apprezzarmi almeno fuori. Mi sono pesata il 2 gennaio al terzo giorno del ciclo. Mi sentivo molto sgonfia per la prima volta dopo aver smesso il progesterone. Eppure la bilancia fa un bilancio impietoso: +7 Kg in un mese! La depressione è dietro l'angolo.
Ma noi donne abbiamo qualcosa di magico: da domani si riparte.
Il 3 gennaio inizio dieta e corsa. Ho le gambe intorpidite dalle due settimane di cova. Mi sembra di correre con due pitbull che mi addentano i polpacci. Quando rientro a casa dopo 40 minuti di corsa continuo ad ansimare per altri 50! Per fortuna mi basta una settimana per prendere un ritmo decente...diciamo da corsa campestre di quinta elementare. Scarico sul cellulare un'app utilissima, myfitnesspal, con la quale Inizio a registrare tutto ciò che mangio.
Il 9 gennaio ho appuntamento con la dottoressa. Mi ha chiamato lei... era preoccupata per la mia salute mentale evidentemente. In sala d'attesa scoppio di nuovo a piangere. L'ultima volta che sono stata qui mi erano appena stati trasferiti 3 mini noi e mi sentivo al settimo cielo. Entriamo e lei inzia tutto un discorso sulla qualità degli ovociti e sulla sfortuna. Mio marito Unico, a sentire questa parola, perde tutta quella finta calma che mantiene da Natale perché, sinceramente, dopo aver speso 6000 euro ci aspettiamo una risposta scientifica e non sentir parlare di sfortuna. Dico alla dottoressa che non voglio comunque mollare ma che non possiamo permetterci di fare un'ulteriore tentativo in questa clinica. Lei ci consiglia di provare nel pubblico ma a Firenze perché alle coppie extraregione viene data la priorità e sono molto bravi. Nel frattempo mi prescrive il DHEA per migliorare la qualità degli ovociti e sottolinea più volte che è fondamentale perdere peso prima di fare altri tentativi di ICSI.
Il pomeriggio ordino il DHEA (è una preparazione galenica e non tutte le farmacie lo preparano) e chiamo il centro di Firenze che mi ha consigliato la dottoressa. Chiedo un appuntamento di sabato in modo da poterci andare senza prendere ferie. Mi confermano per il 7 febbraio. Pensavo che i tempi di attesa fossero molto più lunghi. Cominciano a riaffacciarsi l'ottimismo e IVO il pensierino positIVO che assiste me e Unico nei momenti di difficoltà. Ho già perso 2 chili e sento crescere in me le forze per affrontare un'altra ICSI. Non vedo l'ora di cominciare a prendere il DHEA e poi andare a questo appuntamento a Firenze. Mi sento una fenice.




25/12/2014: clearblue digital e lacrime


25 dicembre 2014. Ieri sera abbiamo festeggiato la vigilia di Natale con i miei e con la famiglia di Unico (mio marito). C'era un clima di serenità e gioia dovuti alla certezza da parte di tutti che, dal prossimo Natale, in questa casa si aggireranno diversi marmocchi.  Non ce la faccio più ad aspettare il 27 per fare le beta HCG. Sono in cova da 11 giorni. Mi hanno impiantato 3 embrioni di grado A. Se si fossero impiantati tutti e 3, le beta schizzerebbero alle stelle già ora. Il che significa che se faccio un test di gravidanza, le probabilità che sia positivo già da oggi sono moltissime. Mi piacerebbe proprio ricordare questo Natale per questo regalo. Ho un clearblue digital comprato per l'occasione. In casa ci siamo solo io e Unico il quale però è poco convinto. E' un integralista delle procedure lui. Provo a mandare un messaggio alla ginecologa nonostante sia il giorno di Natale. "Ciao! Auguri! Che ne pensi se faccio già oggi un test di gravidanza?". Mi risponde dopo un secondo. "Vai!". Sono gasatissima. Unico si è finalmente sciolto e convinto anche lui. Ok. Questa operazione l'ho fatta decine di volte. Ma questa volta sarà diverso. Scarto il test e seguo le solite istruzioni. Ci sediamo io sul water e Unico sul bidet. Il test in rigorosa posizione orizzontale sul mobile di fronte a noi. Inizia a lampeggiare per un tempo interminabile. Poi stop. NON INCINTA. Non è possibile! Come "non incinta"? Scritto così poi! Sbattuto in faccia in questo modo. Non dopo un mese di tentativi con calcolo dei giorni dell'ovulazione ma dopo l'impianto di 3 embrioni di grado A! Scoppio a piangere in modo diverso dal solito. Questa volta ho toccato il fondo. Più di questo non so più cosa fare. Dopo i  test negativi precedenti mi sottoponevo a cicli di autoterapia in cui mi dicevo che avevo ancora tante altre carte da giocare. E più carte ho giocato e più diventava difficile consolarsi. Questa volta mi sembra un'impresa impossibile.
Passo il 25 dicembre a svuotarmi. Buttata sul divano a piangere inconsolabilmente. Ho bisogno solo di questo. Piangere.
La sera mando un nuovo messaggio alla dottoressa. Sono incazzatissima anche con lei. Mi ha illuso. Tutto quell'ottimismo. "Trigemina!" diceva addirittura! Non ci posso credere. Le mando un messaggio secco "Non incinta". Lo stesso che ho ricevuto io dal clearblue malefico.
Mi risponde "Non è possibile! Riprova domani". Cosa cambia domani o oggi? Dimmi di fare le beta allora! Ho già speso una fortuna per non essere incinta. Devo spendere altri 17 euro per un test di gravidanza che dirà di nuovo la stessa cosa? No. Non voglio stare male ancora come oggi. Non voglio sapere. Unico però si convince e convince anche me che abbiamo fatto il test troppo presto rispetto al transfer. Sarebbe stato sicuramente positivo se si fossero impiantati tutti e tre ma forse c'è solo un piccolo Nemo laggiù e sono necessari ancora un giorno o due per far crescere le Beta. Trascorro il 26 in uno stato di intorpidimento. Unico torna a casa con un altro clearblue digital. Ci penso un'ora. Poi un'altra ancora. In serata decido di ripetere in test. Questa volta lo faccio consapevole che sarà di nuovo negativo. Ma lo schiaffo arriva lo stesso. "NON INCINTA". Basta. Domani faccio le Beta solo per chiudere questo cerchio. Servirà per capire se gli embrioni hanno quanto meno provato ad attecchire. Infatti se le Beta sono sotto una certa soglia, il test non le rileva. Non si è in stato di gravidanza ma si può almeno sapere se c'è stato un tentativo di attecchimento.
Le beta del 27 danno un esito zero. Più zero di così si muore. Significa che i 3 embrioni non hanno nemmeno minimamente pensato ad appoggiarsi al mio utero.
Mando di nuovo un messaggio alla dottoressa. "Beta = zero.". Risposta "Mi dispiace".
A te dispiace? Almeno tu hai la consolazione di un conto più ricco.


14 dicembre 2014: ICSI, cova e sogni al progesterone


Da oggi vorrei iniziare a fare sul serio con questo blog perché mi ha portato davvero fortuna e vorrei essergliene riconoscente. Infatti, ero e sono tuttora, una lettrice affamata di blog e avevo aperto questo per sfogarmi anch'io in qualche modo dopo anni di ricerca della desaparecida cicogna. Ma nemmeno a farlo apposta, quello stesso mese la beccuta mi è venuta a trovare con il primo test positivo della mia vita e quindi inzialmente avevo abbandonato il progetto.
Faccio un piccolo passo indietro senza andare indietro di anni.
A dicembre 2014 ci eravamo davvero illusi. Premesso che io e mio marito eravamo una di quelle coppie classificate sterili sine causa (tra l'altro mio marito è anche già padre), a dicembre la nostra ginecologa ci accompagna verso una ICSI secondo lei assolutamente risolutiva. Investiamo praticamente tutti i nostri risparmi ma secondo lei approderemo sicuramente ad una gemellare, anzi, come dirà più avanti, ad una trigemina. Infatti, il 3 dicembre inizio la  stimolazione con Gonal. Effettuo tutti i monitoraggi follicolari di rito. Dopo 8 giorni ci sono 7 ovuli disponibili e maturi. Il nono giorno iniezioni di Gonasi e finalmente venerdì 12 dicembre il pick up. Al risveglio dall'anestesia la prima cattiva notizia. Me la viene a dare direttamente la ginecologa mostrandomi un lato positivo che però io non vedo: sono solo 3 gli ovociti disponibili. Gli altri follicoli sono vuoti. Il lato positivo dovrebbe essere che, dopo tanta vana ricerca, forse si è finalmente capito che la mia causa di sterilità è la scarsa qualità degli ovociti. Non dobbiamo comunque disperare perché la ICSI si farà comunque con questi 3. Entro 48 ore verremo contattati dalla biologa la quale ci dirà qual è il grado di qualità degli embrioni. Così iniziamo a pregare affinché gli spermini di mio marito formino un'unione di "grado A" con i miei 3 ovetti. Così è. Festeggiamo questo piccolo successo come un mondiale. Il giorno dopo è previsto il transfer. La ginecologa e la biologa ci consigliano di impiantare solo 2 embrioni perché siamo ad alto rischio trigemina visto che anche il mio utero è perfetto. Quando chiediamo che fine farà il terzo embrione ci vengono proposte due alternative: la crioconservazione a 2500 euro più 1000 per eventuale scongelamento oppure lo "smaltimento"! Rabbrividiamo. Io e mio marito non ci pensiamo due volte e chiediamo di impiantarli tutti e tre! La ginecologa se la ride. "Lo sapete che sarà sicuramente una trigemina vero?". "Magari!". Ce ne andiamo a casa ed io per la prima volta nella mia vita mi sento un po' incinta. Ora ci sono 3 vite che proveranno ad attaccarsi a me. Inizio la cova e prendo tutto ciò che mi hanno prescritto (semel, prontogest,  ovuli di prometrium, medral e aspirinetta). Per il 26 dicembre sarebbero previste le beta (12 gg post transfer) ma il centro sarà chiuso perciò mi danno appuntamento per il 27. Durante la cova parlo tutto il giorno con i tre piccolini. Leggo su internet tutto il leggibile e il non. Scovo blog meravigliosi come quello di Bianca di Vita stimolante e di Ellie di Cicogna ti sei persa che mi fanno compagnia e soprattutto mi danno forza. Sento tutti i sintomi e i non sintomi e penso proprio che stavolta è quella giusta. Più di questo cosa si può fare? 3 embrioni di grado A presi e messi proprio là! Altro che IUI! Meglio di così non si può fare. Dovrebbe essere perfino meglio della FIVET. Inizio a fare un sacco di progetti... E se fossero davvero 3? Sarebbe semplicemente stupendo! Non vorrei illudermi ma non riesco a non pensare a quella che sembra finalmente essere la famiglia che da tanti anni sognavo. Trascorro così i miei 12 gg di cova. Con i crampi e l'aria provocati dalle iniezioni di prontogest e gli ovuli di progesterone. Con la ritenzione idrica di un cocomero. Eppure felice... perché so che dentro di me ci sono 3 mini noi. Ma poi arriva Natale...


Il desiderio di immortalità

Quando per la prima volta cercai una gravidanza nel 2007, ero talmente ottimista che feci di proposito i calcoli affinché nascesse a maggio. Avevo 30 anni e analisi perfette. All'epoca convivevo con un uomo di 40 anni separato e già padre di una bambina di 8 anni. Anche lui risultò perfettamente in grado di procreare esattamente come la sottoscritta. Sulla spinta di questa perfezione, la ricerca durò 5 anni finché, all'ottavo anno di convivenza, qualcosa si ruppe e le nostre strade si divisero. La verità, avrei poi scoperto in seguito,  è che le nostre strade non furono mai davvero unite e che l'affanno mi colpì proprio a causa della stanchezza dovuta a quella ricerca in solitaria... Durante la ricerca avevo sofferto perfino di apnee notturne e mi rivolsi ad una psicoterapeuta. Mi bastò un breve periodo di sedute per capire che la sterilità è come un lutto mai elaborabile. E' la mancanza di una persona mai esistita. La sterilità è il mancato appagamento del desiderio di immortalità, innato nell'essere umano. Lui il suo desiderio di immortalità probabilmente lo aveva già appagato con la nascita di sua figlia e io mi sentivo ogni giorno più sola. Una terra arida incapace di dare frutti.
Poco dopo per fortuna iniziò la storia con mio marito. Un uomo unico e meraviglioso. L'ironia della sorte ha voluto anche lui fosse già padre. Questa volta però, il desiderio di famiglia fu più forte dell'egoismo e la cicogna la iniziammo a cercare in due. Non ero più sola. Ormai avevo abbondantemente varcato la soglia dei 36 e, statistiche alla mano, le mie probabilità di restare incinta andavano diminuendo di mese in mese. Dopo un anno e mezzo di ricerca estenuante e dopo aver fatto ricorso alle tecniche di Pma, mi sentii dire che si trattava di sfortuna. Non ci stavamo. Volevamo una risposta scientifica. E invece arrivò un miracolo laddove la scienza aveva fallito.

Mamma non Mamma

A te che hai scelto di diventare mamma ma ancora non lo sei. A te che quando sei in fila alla posta inganni il tempo immaginando coA te che hai scelto me sarà tuo figlio. Fantastichi su te impegnata a fare la mamma. Quanto saresti più brava di certe madri che i figli non li amano come Dio comanda! Quanto amore già provi per questo sconosciuto. Poi d'improvviso ti ricordi del tuo utero ancora disabitato e il figlio sconosciuto diventa il lutto perpetuo per qualcuno che non potrà mai definitivamente morire perché non si è mai affacciato nemmeno per un momento a questa vita terrena. E mentre le rughe della fronte si posizionano in modalità malinconia, come una congiura entra una donna al nono mese di gravidanza che ti chiede di poter passare avanti. Sorridi. Soffri. Sorridi ancora. Sbirci le sue buste prenatal e la sua aria felice. A guardarla bene in faccia è sicuramente più grande di te. E la fronte passa in modalità speranza perché ne hai ancora anche per te.

Dopo aver pagato le bollette, hai una nuova carica per fare un salto al supermercato. Ti guardi intorno e vedi più passeggini che carrelli. Sei alla ricerca dei tampax perché anche questo mese sono arrivate puntualissime e invece finisci sulla fila dei pampers. Non ci pensare! Vedrai! Il mese prossimo. Il mese prossimo. Il mese prossimo. Respira! Sei sicura che il mese prossimo sarà quello giusto. Nuovo messaggio su whatsapp. "Ciao! Il prossimo mese c'è  il battesimo di Ludovica! Mi raccomando non mancare assolutamente! ". Non mancherò. Corri a casa a nasconderti da tutto e tutti. Ti senti sola. Incompresa. Hai bisogno di rientrare nell'area di confort delle mura domestiche. Squilla il telefono. Già sai che non risponderai perché non vuoi parlare con nessuno. Ma è tua madre e lei è l'unica col potere di tirarti sempre su. È l'unica a non guardarti come se fossi malata. Non come le tue amiche diventate mamme il primo mese che hanno interrotto la pillola. O peggio quelle che un figlio nemmeno lo volevano. Ti guardano tutte con quegli occhioni pieni di pietà. Ti dicono che ti capiscono ma tu sai bene che non potranno mai capire. Ti dicono tutte la stessa cosa: non pensarci. Ma che cazzata è?  Si può forse ordinare al cervello di non pensare? Non esisterebbero le pene d'amore se così fosse. Non esisterebbe il dolore in generale!  Basterebbe dire al cervello "basta! Smetti di pensare a lui che ti ha tradito. Smetti di pensare al tuo amico morto!". Diverso è distrarsi. Provare a fare altro. E allora provi a distrarti e leggere due cazzate su facebook. "Poesia dedicata a mio figlio"... "chi non è madre non può capire"... "La nascita di mia figlia mi ha cambiato la vita". Chiudi. Chiudi. Chiudi. Respira! Esci! Spendi tutti i tuoi soldi in profumeria! In ascensore incontri la vicina. "Allora? Come va? Hai visto i Fraschetti hanno traslocato? E beh...hanno avuto due gemelli! Non gli entrava nemmeno il passeggino in ascensore! Ma tu? Che aspetti? Quand'è che farai anche tu un pargoletto?". Pensi che sei veramente educata perché rispondi "Eh...ci stiamo pensando!" quando vorresti dirle "quando smetterai di farti i cazzi degli altri...quindi spero a breve". "Mi raccomando eh...il tempo stringe!". Fanculo stronza.

Arrivi in profumeria e vorresti comprare tutto. Anche la commessa magrissima. Per il solo gusto di bombardarla di ormoni affinché si ritrovi due foche grasse al posto delle cosce e poi farle provare se funzionano davvero quelle creme da 50 euro che ti spaccia per miracolose. Sgrassala tu la foca con il talassoscrub! Ricevi un messaggio su whatsapp dall'amica incinta. "Sono disperata!  Sono ingrassata 7 kg!". Non le rispondi nemmeno. Anche tu sei ingrassata 7 kg di puro progesterone. Se ti facessero la liposuzione estrarrebbero il quantitativo di ormoni di un allevamento di polli.