Pianta grassa

Pianta grassa

14 dicembre 2014: ICSI, cova e sogni al progesterone


Da oggi vorrei iniziare a fare sul serio con questo blog perché mi ha portato davvero fortuna e vorrei essergliene riconoscente. Infatti, ero e sono tuttora, una lettrice affamata di blog e avevo aperto questo per sfogarmi anch'io in qualche modo dopo anni di ricerca della desaparecida cicogna. Ma nemmeno a farlo apposta, quello stesso mese la beccuta mi è venuta a trovare con il primo test positivo della mia vita e quindi inzialmente avevo abbandonato il progetto.
Faccio un piccolo passo indietro senza andare indietro di anni.
A dicembre 2014 ci eravamo davvero illusi. Premesso che io e mio marito eravamo una di quelle coppie classificate sterili sine causa (tra l'altro mio marito è anche già padre), a dicembre la nostra ginecologa ci accompagna verso una ICSI secondo lei assolutamente risolutiva. Investiamo praticamente tutti i nostri risparmi ma secondo lei approderemo sicuramente ad una gemellare, anzi, come dirà più avanti, ad una trigemina. Infatti, il 3 dicembre inizio la  stimolazione con Gonal. Effettuo tutti i monitoraggi follicolari di rito. Dopo 8 giorni ci sono 7 ovuli disponibili e maturi. Il nono giorno iniezioni di Gonasi e finalmente venerdì 12 dicembre il pick up. Al risveglio dall'anestesia la prima cattiva notizia. Me la viene a dare direttamente la ginecologa mostrandomi un lato positivo che però io non vedo: sono solo 3 gli ovociti disponibili. Gli altri follicoli sono vuoti. Il lato positivo dovrebbe essere che, dopo tanta vana ricerca, forse si è finalmente capito che la mia causa di sterilità è la scarsa qualità degli ovociti. Non dobbiamo comunque disperare perché la ICSI si farà comunque con questi 3. Entro 48 ore verremo contattati dalla biologa la quale ci dirà qual è il grado di qualità degli embrioni. Così iniziamo a pregare affinché gli spermini di mio marito formino un'unione di "grado A" con i miei 3 ovetti. Così è. Festeggiamo questo piccolo successo come un mondiale. Il giorno dopo è previsto il transfer. La ginecologa e la biologa ci consigliano di impiantare solo 2 embrioni perché siamo ad alto rischio trigemina visto che anche il mio utero è perfetto. Quando chiediamo che fine farà il terzo embrione ci vengono proposte due alternative: la crioconservazione a 2500 euro più 1000 per eventuale scongelamento oppure lo "smaltimento"! Rabbrividiamo. Io e mio marito non ci pensiamo due volte e chiediamo di impiantarli tutti e tre! La ginecologa se la ride. "Lo sapete che sarà sicuramente una trigemina vero?". "Magari!". Ce ne andiamo a casa ed io per la prima volta nella mia vita mi sento un po' incinta. Ora ci sono 3 vite che proveranno ad attaccarsi a me. Inizio la cova e prendo tutto ciò che mi hanno prescritto (semel, prontogest,  ovuli di prometrium, medral e aspirinetta). Per il 26 dicembre sarebbero previste le beta (12 gg post transfer) ma il centro sarà chiuso perciò mi danno appuntamento per il 27. Durante la cova parlo tutto il giorno con i tre piccolini. Leggo su internet tutto il leggibile e il non. Scovo blog meravigliosi come quello di Bianca di Vita stimolante e di Ellie di Cicogna ti sei persa che mi fanno compagnia e soprattutto mi danno forza. Sento tutti i sintomi e i non sintomi e penso proprio che stavolta è quella giusta. Più di questo cosa si può fare? 3 embrioni di grado A presi e messi proprio là! Altro che IUI! Meglio di così non si può fare. Dovrebbe essere perfino meglio della FIVET. Inizio a fare un sacco di progetti... E se fossero davvero 3? Sarebbe semplicemente stupendo! Non vorrei illudermi ma non riesco a non pensare a quella che sembra finalmente essere la famiglia che da tanti anni sognavo. Trascorro così i miei 12 gg di cova. Con i crampi e l'aria provocati dalle iniezioni di prontogest e gli ovuli di progesterone. Con la ritenzione idrica di un cocomero. Eppure felice... perché so che dentro di me ci sono 3 mini noi. Ma poi arriva Natale...


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